Corona 02

Sulla strada muta osservo finestre illuminate.
Gialle, al loro interno sagome di donne, bambini, uomini, bambine, un cane, un gatto e ancora un cane.
Vasi fioriti e balconi affollati.
Chitarre e sfilate di mezzi militari con dentro la morte.
Fragili, respiri sempre più labili, macchine che smistano ossigeno, ma a troppi non basta.
La vita e la morte, in questi giorni, con maggiore evidenza, quasi si eguagliano.
Un invisibile ma allo stesso tempo appuntito virus ci assale, assale noi esseri umani.
Noi che spavaldi lo abbiamo deriso, adesso ne siamo sopraffatti.
Cambiamo tutto, almeno per un po’.
Andrà tutto bene, dicono.
Salveremo la vita e forse, finalmente, toccheremo le nostre coscienze.
Le strade brulicheranno, le tazzine di caffè torneranno a far baccano dentro il lavello di un bar e il profumo del pane uscirà senza esitazione dalla porta del forno.
Giovanni avrà nuovi occhi e anche Linda.

di Alba Spataro